Francisca / 2020

Nell’ambito del progetto: FRANCISCA, CONCETTA, VIOLA DI MARE E LE ALTRE. Storie di genere II. Opera, teatro, incontri.   


Produzione dell’opera “Francisca”, musica di Cosimo Colazzo, libretto di Giuliana Adamo (da un racconto di Maria Attanasio, Correva l’anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile, Sellerio)


Presentazione al pubblico in streaming audio e video.

Realizzazione in due occasioni:


Roma | Nell’ambito del 57. Festival di musica contemporanea “Nuova Consonanza” | Registrazione presso Abbey Rocchi Studio Roma | Live streaming domenica 29 novembre 2020, ore 21.00

Roberto Abbondanza (L’Inquisitore – baritono), Patrizia Zanardi (Francisca – soprano), Massimo Venturiello (voce recitante), MP Saxophone Quartet (Emanuele Dalmaso sax soprano, Mattia Grott, sax contralto, Sveva Azzolini sax tenore, Simone Dalcastagné sax baritono), direttore Cosimo Colazzo

QUI IL FILE VIDEO DELL’OPERA, RAGGIUNGIBILE A PARTIRE DAL NOSTRO SPAZIO PODCAST


QUI LA PAGINA DEDICATA A FRANCISCA SUL SITO DEL FESTIVAL “NUOVA CONSONANZA”. A partire dalla pagina è possibile navigare libretto di sala, libretto dell’opera, un’introduzione all’opera, note su autori e interpreti.


QUI IL LIBRETTO DELL’OPERA.


Smarano (TN) | Auditorium Smarano Organ Academy di Associazione Culturale “Mons. Celestino Eccher” | Prove e registrazione Sabato 8 novembre e Somenica 9 novembre 2020.

Roberto Abbondanza (L’Inquisitore – baritono), Patrizia Zanardi (Francisca – soprano), Maria Chiara Serafini (voce recitante), MP Saxophone Quartet (Emanuele Dalmaso sax soprano, Mattia Grott, sax contralto, Sveva Azzolini sax tenore, Simone Dalcastagné sax baritono), direttore Cosimo Colazzo


Programmazione per la presentazione in pubblico. Promozione effettuata. Spettacoli cancellati, nella forma di spettacolo dal vivo, a causa delle restrizioni per pubbliche manifestazioni di concerti, teatro, cinema, DPCM 24.10.2020

Due Spettacoli programmati:

ANTEPRIMA | Rovereto – Sala Filarmonica | Martedì 3 novembre 2020 ore 20.30

PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA | Roma – Teatro di Villa Torlonia | Domenica 15 novembre 2020 ore 20.30

Interpreti: Roberto Abbondanza baritono – L’inquisitore | Patrizia Zanardi soprano – Francisca | Maria Chiara Serafini (a Rovereto) – Massimo Venturiello (a Roma) – Voce recitante | MP Saxophone Quartet: Emanuele Dalmaso (sax soprano); Mattia Grott (sax contralto); Sveva Azzolini (sax tenore); Simone Dalcastagné (sax baritono) |  Direttore: Cosimo Colazzo

Una produzione di:  Associazione Culturale “Piazza del Mondo” Rovereto | “Nuova Consonanza” 57.a ed. Festival di musica contemporanea Roma

L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria del posto (misure anti-COVID-19)

Informazioni relative all’anteprima a Rovereto: si accettano le prenotazioni fino alle ore 18.00 del giorno del concerto.
Per prenotazioni: email: segreteria@piazzadelmondo.it; tel.: + 39 3803207730. In sede di prenotazione sarà necessario fornire recapito email o telefonico, in modo da consentire il tracciamento delle presenze


LOCANDINA

LIBRETTO DELL’OPERA pubblicato per l’anteprima e la prima assoluta


Descrizione dell’opera

Un’opera nuova di teatro-musica,  in prima esecuzione assoluta, del compositore Cosimo Colazzo. L’opera, dal titolo Francisca, su libretto di Giuliana Adamo (docente di Italianistica al Trinity College di Dublino) da un racconto di Maria Attanasio (autrice Sellerio), tratta il tema dell’identità e delle relazioni di genere, della diversità, dell’Altro, di come tutto questo diventi fortemente problematico – al nostro sguardo e allo sguardo sociale – quando un soggetto pensato come unitario mostra dentro di sé le forme dell’alterità, del duplice, del polimorfo.

Francisca è donna, ma le circostanze della vita l’hanno portata a  assumere comportamenti e sembianze virili. Questo crea un corto circuito, sino alla deflagrazione di un rifiuto, da parte della comunità, che assume il volto dell’accusa di stregoneria. Da cui l’assolve un inquisitore per una volta illuminato.

Da una storia vera, che la scrittrice Attanasio ha indagato minuziosamente in archivi, nasce un racconto che, ridefinito in libretto da Giuliana Adamo, levita in musica e rappresentazione di teatro-musica.

Il progetto consiste in un’opera di teatro-musica, commissionata dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo”, che viene realizzata in prima esecuzione assoluta, nell’ambito del festival “Nuova Consonanza”, storico festival di musica contemporanea che si svolge nella capitale. Al suo centro è la questione dell’identità di genere e delle relazioni sociali, che possono essere fattori di costruzione e di costrizione dell’identità.

L’opera Francisca, muovendo da un “fatto memorabile”, come riportano le cronache, realmente accaduto a Caltagirone, in Sicilia, alla fine del Seicento, rappresenta il problema dell’Altro. I pregiudizi della costruzione del diverso da sé nel consueto crescendo di stigmatizzazione, emarginazione, eliminazione sono scorsi attraverso la figura di Francisca, ‘Huomo-Fimina’. Esempio di  giovane vedova – pauperrima e analfabeta – condannata dal suo Tempo a fare la prostituta o ad entrare in un convento, che decide, invece, di restare nel mondo assumendo una doppia identità per poter lavorare come bracciante giornaliero.  Scelta che le procura la fama di strega e che la porta davanti al Tribunale dell’Inquisizione per essere giudicata. Il popolo si aspetta la sentenza di morte. L’Inquisitore illuminato, Don Bonaventura Cappello, la ascolta e la salva,  benedicendola, assicurandole la sua protezione e legittimando il futuro di lei “che di Fimina operava di Huomo”. L’opera evoca gli spettri del pregiudizio per l’Altro da sé, in una prospettiva di sempreverdi scontri di civiltà, di identità e di genere.

La musica di Cosimo Colazzo segnala il rapporto di Francisca/o con l’ambiente che la respinge e con la natura in cui trova l’umile forza di esserci nonostante tutto; ed evoca la sua doppia identità, la mobilità dentro di sé del confine di genere. Nel contempo, forme ritmiche di taglio preciso evocano la volontà di operare nel mondo, di essere riconosciuti, di esserci con la propria determinazione e il proprio lavoro. Il progetto di Francisca/o è di vivere senza remore la propria identità, innanzitutto umana, poi di genere (del genere primo e di quello scelto, donna e uomo nello stesso tempo), in un mondo che possa duttilmente accoglierla e non ferocemente eliminarla. Si scontra con il potere, ma per una volta questo, illuminato, dialoga e comprende. Figura complessa e articolata, l’Inquisitore è pienamente centrale nell’opera. Mosso da sentimenti contrastanti: dal sentimento del ruolo e delle attese pubbliche, da una parte, ma nello stesso tempo da un lume, quello di ragione e coscienza, che lo inducono a esaminare il caso da altra prospettiva  logico-morale. Egli vive su una faglia, su un discrimine storico, per cui si transita verso un nuovo tempo che porta a una visione più laicizzata delle cose e del mondo. La musica e il canto lo tracciano in questa contraddizione, con un duplice sguardo, volto al passato e insieme al futuro. In lui il taglio ritmico delle figure, la tensione verso il registro acuto significa lo strappo che vive la sua coscienza. Una musica che vive anche l’ombra della meditazione interiore, del rovello critico e morale.

Un vasto spettro di risonanze emotive, per una storia che coinvolge e muove tasti dell’attualità, e un’opera che sensibilmente ne segue evoluzioni e trasformazioni.

Autori

Cosimo Colazzo, autore della musica dell’opera Francisca. Nato a Melpignano (Lecce) nel 1964, compositore, pianista, direttore d’orchestra, è autore di una vasta produzione, premiato in concorsi nazionali e internazionali. La sua musica è stata eseguita in vari paesi europei, negli Stati Uniti, in America Latina, in Giappone, ed è pubblicata da Rai.com. Recente la produzione della sua opera comica La locandiera, Musicape e il giovin signore (su libretto di Giuliana Adamo), nel mese di ottobre di quest’anno, al Festival Nuovi Spazi Musicali ad Ascoli Piceno.

Come pianista ha tenuto concerti in Italia, in vari paesi europei, negli Stati Uniti, impegnato sulle letterature del ‘900 e contemporanee.

È membro dell’équipe di ricerca del CESEM, Centro de Estudos de Sociologia e Estética Musical, Núcleo Caravelas, della Universidade Nova di Lisbona.

È autore di saggi e volumi pubblicati in Italia e all’estero. Recente la pubblicazione del suo libro: Musica e impegno. L’antifascismo e l’opera di Fernando Lopes-Graça, LIM, Lucca, 2019, 272 pp. Con un doppio CD allegato.

Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di musica di Trento. Dello stesso Conservatorio è stato direttore dal 2005 al 2011.

Faculty Member e artist in residence, a partire dal 2012, presso la Italian School del Middlebury College, in Vermont (Stati Uniti).

Giuliana Adamo, autrice del libretto dell’opera Francisca, è docente di Lingua e Letteratura italiana al Department of Italian del Trinity College di Dublino. Si interessa dell’800 e del 900 italiano, del genere romanzo all’interno del canone occidentale, di traduzione, di comparatistica, di storia. Tra le sue pubblicazioni accademiche e non: L’ultimo dono di Quetzalcoatl. Viaggio intorno al cioccolato e divagazioni, Pavia, Monboso Editore, 2001 (co‐autrice Grazia Bruttocao, premio “Cesare Angelini” 2002); Metro e ritmo nel primo Palazzeschi, introduzione di Cesare Segre, Roma, Salerno Editrice, 2003; La parola scritta e pronunciata. Nuovi saggi sulla narrativa di Vincenzo Consolo, a cura di Giuliana Adamo, introduzione di Giulio Ferroni (con un saggio della curatrice); Le fiabe di Picéto. Dieci fiabe per bambini dai sei ai cento anni, introduzione di Paolo Cherchi, Torino, Antigone Edizioni, 2006; Luigi Meneghello. “Volta la carta la zefinia”. Biografia per immagini, (co‐autore Pietro De Marchi), Effigie, Pavia, 2008. Nell’a.a. 2008‐2009 è stata Fulbright Visiting Scholar ad Harvard. Nel 2009‐2010 Visiting Professor all’Università di Cagliari. Nel 2011‐2012 Visiting Scholar ad Harvard. Nel 2012 ha pubblicato: G. Adamo (a cura di), Paolo Cherchi. Erudizione e leggerezza. Saggi di filologia comparativa, prefazione di Roberto Antonelli, Roma, Viella; G. Adamo, Vittore Bocchetta: una vita contro. Ribelle, antifascista, deportato, esule, artista, prefazione di Oliviero Diliberto, postfazione di Paolo Cherchi, Cagliari, CUEC. Nel 2013, Inizio e fine. I confini del romanzo nel canone occidentale, prefazione di Giulio Lepschy, Ravenna, Longo. Nel 2104, G. Adamo (a cura di, co‐editore Marco Sonzogni) About Eco, Novi Ligure: Edizioni Joker. Collabora con varie riviste letterarie tra cui «Strumenti critici», «Esperienze letterarie», «The Italianist» «Italica». Collabora, inoltre, a «L’indice». Nel 2016 esce da Viella editrice (Roma) 2015, Antigiudaismo. La tradizione occidentale, sua traduzione insieme a Paolo Cherchi di Anti‐Judaism: the Western Tradition di David Nirenberg (W.W. Norton, New York – London, 2014). Dal 2013 fa parte dei docenti della Summer School della prestigiosa Scuola Italiana del Middlebury College (VT), USA. Nel 2019 ha pubblicato Save the Mafia Children. Liberi di scegliere. Un modello italiano nella lotta alla criminalità organizzata (prefazione di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso), Roma, Castelvecchi. Per il compositore Cosimo Colazzo ha scritto il libretto per un’opera seria (Francisca) e per un’opera comica (La locandiera, Musicape e il giovin signore) entrambe rappresentate nel 2020.

Maria Attanasio, autrice del racconto Correva l’anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile, prima fonte per il libretto dell’opera Francisca, è nata a Caltagirone, dove è vissuta e continua a vivere insieme al marito Giovanni Guarino, alternando frequenti viaggi soprattutto in Nord Africa. Presso il Liceo Classico della sua città, che ha frequentato da studentessa, ha svolto per decenni – felicemente – l’attività di insegnante di storia e filosofia; e per qualche anno – infelicemente – quella di preside. Ma Caltagirone (e la Sicilia più in generale) non è solo l’occasionale luogo di nascita e lavorativo della scrittrice, ma anche la cifra interpretativa di un appassionato impegno letterario e politico – ha militato nel PCI, continuando anche adesso a dichiararsi comunista. Utopia politica e scrittura sono infatti strutturali alla sua vita, come lei stessa ha raccontato, in Autobiografia minima, l’incipit de La città d’argilla, un libro tra saggio e narrazione,  pubblicato nel 2012 dalla casa editrice Mesogea. “Se avessi potuto scegliere il luogo in cui nascere, avrei continuato a scegliere la città di calanchi d’argilla e architetture barocche – all’interno della Sicilia, tra gli Erei – dove nel 1943, tra la guerra fascista e le bombe americane, sono nata, e dove ancora adesso vivo. Mille volte l’avrei scelta, Caltagirone. Quando l’attraverso sento una sorta di oscura deriva risalire dai carruggi, dalle chiese, dei palazzi: la pressione sotterranea di un popolo di immemori che chiedono di oltrepassare le barriere del silenzio, raccontarsi. L’appartenenza alla sua circoscritta spazialità, pulsante di storia, di storie, è infatti all’origine di tutta la mia scrittura. Delle metafore della mia poesia. Delle  microstorie di vissuto delle mie narrazioni.”

Alla scrittura poetica, praticata fin dall’adolescenza, all’inizio degli anni novanta – su sollecitazione dell’editrice e amica Elvira Sellerio – ha affiancato quella narrativa.

Maria Attanasio si autodefinisce perciò ironicamente biscrittora, alternando nelle sue opere “la reinvenzione di un mondo –come è stato scritto- ora disteso nella narrazione, ora sincopato nella poesia”.

La centralità del vissuto, che nella poesia – fortemente metaforica –  si manifesta, in forme spesso visionarie, nelle sue opera in prosa va oltre se stessa, spingendosi verso vite oscurate nel mare indifferenziato della storia, delle storie. Ma sempre con una forte connotazione civile e utopica, e un organico radicamento nella grande e plurale tradizione letteraria siciliana, del passato e della contemporaneità: da Verga a Lucio Piccolo a Leonardo Sciascia; da De Roberto a Bartolo Cattafi a Sebastiano Addamo (suo maestro di vita e scrittura); da  Borgese ad Angelo Maria Ripellino, a Vincenzo Consolo.

I suoi racconti e i suoi romanzi sono pubblicati dalla casa editrice Sellerio.

Molto apprezzata dalla critica, è autrice di testi poetici, narrativi, e saggistici, alcuni dei quali apparsi su importanti riviste e antologie, nazionali e internazionali, e tradotti in altre lingue.

Interpreti

Roberto Abbondanza, baritono, L’Inquisitore in Francisca.  Studia tecnica vocale sotto la guida della soprano Isabel Gentile. Entra giovanissimo a far parte degli organici del Coro della RAI di Roma e successivamente dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia.

In Italia ha cantato nei maggiori teatri: Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro dell’Opera di Roma, La Fenice,  Teatro Regio di Torino, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Massimo di Palermo, ecc.  All’estero si è esibito nei più importanti centri, in Europa, Asia, America.

Particolarmente interessato al repertorio contemporaneo, Roberto Abbondanza ha cantato opere di autori come Barber, Bernstein, Britten, Bussotti, Dallapiccola, Donatoni, Guaccero, Henze (premio Abbiati 2005), Ligeti, Macchi, Maderna, Malipiero, Nono, Pärt, Petrassi, Schönberg, Sinopoli Stravinskij, ecc. Ha inoltre interpretato numerose prime assolute, tra le quali opere e composizioni di Adams, Ambrosini, Bacalov, Battistelli, Boccadoro, Colasanti, Colazzo, D’Amico, Dall’Ongaro, Del Corno, De Rossi Re, Di Bari, Fedele (Premio Abbiati 2007), Francesconi, Frisina, Galante, Glass, Gregoretti, Guastella, MacMillan, Manzoni, Morricone, Mosca, Panni, Pennisi, Sbordoni, Scogna, Vacchi (Premio Abbiati 2003).

Ha inciso per Virgin, Opus 111, Naxos, Stradivarius, Dynamic, Tactus e Fonè, VDM records e Digressione music.

È docente di Musica vocale da Camera presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Giulio Briccialdi di Terni e Professore di Tecnica vocale e Opera Italiana e Artist in Residence presso il Middlebury College Summer School al Mills College, Oakland, California.

Sito web: http://www.robertoabbondanza.it/

Patrizia Zanardi, soprano, Francisca nell’opera Francisca.  Dopo aver studiato danza classica, violino e pianoforte si diploma in canto lirico con il  massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino. Successivamente consegue due Master in Canto (repertorio verdiano) e in Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza, cum laude. Interpreta ruoli principali del grande repertorio operistico – Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Puccini – per il Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Verdi di Trieste, Donizetti di Bergamo, Ponchielli di Cremona, Festival della Valle d’Itria a Martina Franca, Taormina Arte Festival, Teatro Cervantes Malaga, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro La Monnaie Bruxelles, New York City Opera, Minnesota Opera, Auditório Ibirapuera São Paulo do Brasil, Seoul Arts Center Opera House, NHK Hall di Tokyo tra molti altri. Al repertorio operistico affianca un’intensa attività sinfonico-concertistica, con numerose esperienze in ambito liederistico e contemporaneo. Ha più volte collaborato con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino come protagonista di prime esecuzioni mondiali assolute. Amante della musica settecentesca, interpreta molte opere di Cimarosa, Pergolesi, Scarlatti, Nicolini, Haydn, Mozart, Caldara. Incide CD di Cantate da camera di J.A.Hasse, Tonadillas di E. Granados, Juvenalia di J. Francaix. Live Il Trionfo dell’OOnestà di A. Scarlatti, L’impresario in angustie di Cimarosa, Saffo in Leucade di Morlacchi, La clemenza di Tito di Caldara, L’amor mugnaio di Nicolini. È docente di Canto presso la Civica Scuola di Musica “Claudio Abbado” di Milano. Insegna inoltre canto lirico e dizione in IES Abroad Milano e collabora con la Scuola Musicale di Milano.

Maria Chiara Serafini, voce recitante nell’opera Francisca, nasce a Roma nel 1992. Dal 2015 al 2019 partecipa a diverse Masterclass, come: Vocalità Infantile (docente Valentina Iadeluca), La voce (Franco Fussi), Ascolto ed embodiment nell’apprendimento musicale e scolastico secondo Alfred Tomatis (Concetto Campo), La funzionalità (Maria Silvia Roveri). Nel 2017 prende parte alla II edizione del progetto CamerOpera, promosso dal Conservatorio di musica “Bonporti” di Trento, esibendosi nell’opera moderna Fabbrica interiore di Leonardo Benini, con video di Alessandra Pescetta e regia di Giovanni Calcagno, al Cortile della Rocca di Riva del Garda. Nel 2018 si laurea col massimo dei voti al Triennio di Canto presso il Conservatorio di musica “F. A. Bonporti” di Trento. Nel 2020 conclude la Specializzazione in Canto col massimo dei voti presso il Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento, portando in scena l’opera La serva padrona di Paisiello, sotto la guida dei docenti Mattia Nicolini e Andrea Dindo. Durante il suo percorso accademico ha modo di perfezionarsi con vari docenti: Lucia Casagrande Raffi, Alessandro Nisio, Damiana Mizzi, Giulio Mastrototaro, Orietta Manente, Enza Ferrari, Ombretta Macchi e Maurizio Arena e di approfondire gli studi di Pedagogia con Lara Corbacchini e gli studi di Canto gregoriano con Marco Cimagalli, Roberto Gianotti, Giacomo Baroffio, Juan Carlos Asensio e Marco Gozzi. Ha inoltre collaborato con numerosi ensemble corali; tra questi: UT insieme vocale-consonante, la 9° Accademia Europea per direttori di Coro, Allegri penitenti, coro Calicantus di Pergine, Bonporti Antiqua Ensemble, Ensemble Hispanoamericano, Ensemble vocale Nicolò d’Arco, esibendosi in posti prestigiosi in diverse regioni d’Italia, ad esempio: Castello del Buonconsiglio di Trento, S. Maria in Portico in Campitelli di Roma, Chiesa di S. Maria del Suffragio di Fano, Auditorium G. Arvedi di Cremona, Auditorium Gianfranco Masini di Reggio Emilia, Basilica di San Giovanni in Laterano di Roma, Teatro Greco di Roma, Teatro Flavio Vespasiano di Rieti, Chiesa di Santa Maria al Corso di Gubbio.

Massimo Venturiello, voce recitante nell’opera Francisca, è attore, regista e doppiatore, Si diploma nel 1982 all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma ed esordisce col Tito Andronico di Shakespeare diretto da Gabriele Lavia. Nel 2006 interpreta Cesare Carrano nella serie televisiva Distretto di Polizia 6, poi il commissario Angelo Mangano nella serie Il capo dei capi (2007), il colonnello Carlo Fulgeri nella serie Intelligence (2009) e l’avvocato Alcamo nella prima serie de Il sistema (2016). Al cinema è stato diretto dai Fratelli Taviani, Ettore Scola, Gabriele Salvatores, Nikita Michalkov, Beppe Cino, Giuseppe Bertolucci, Sergio Rubini e Carlo Lizzani. In teatro è stato Masaniello nell’omonima pièce per la regia di Armando Pugliese, Mackie Messer ne L’opera da tre soldi per la regia di Pietro Carriglio, Gastone nella commedia di Ettore Petrolini di cui ha curato anche la regia. Ha adattato inoltre per il teatro Il grande dittatore di Charlie Chaplin di cui è stato protagonista e regista. Nel 2008 interpreta a teatro Zampanò ne La strada di Federico Fellini, di cui è anche regista. Nel 2011 interpreta lo spettacolo di teatro canzone “Musicanti” e nello stesso anno è protagonista e regista de Il borghese gentiluomo. Nel 2012 è regista e interprete del monologo Barberia di G. Clementi, accompagnato dall’orchestra di musica popolare di Favara.

Da doppiatore ha prestato la voce a numerosi attori internazionali: Gary Oldman, James Wood, Liam Neeson, Colin Firth, Richard Gere, Kurt Russel, John Turturro, Bruce Willis, Willem Dafoe, Julian Sand, Dennis Quaid, Cristopher Lambert, Jeremy Irons e altri. È stato inoltre la voce di Kitt in Supercar nella seconda, terza e quarta stagione e la voce di Ade nel film di animazione Hercules.

Ha collaborato per numerosi spettacoli con la cantante e attrice Tosca.

MP Saxophone Quartet è un ensemble nato nel 2013 a Trento che nel tempo ha maturato una rilevante esperienza interpretativa nel campo della musica contemporanea: protagonista di prime mondiali, europee o nazionali di nuove opere, alcune delle quali scritte appositamente per il quartetto. Tra i compositori che hanno scritto per il quartetto: Cosimo Colazzo, Paolo Aralla, Giorgio Colombo Taccani, Paolo Perezzani, altri. Svolge un’intensa attività concertistica. Rilevante è anche la collaborazione con l’Associazione Culturale “MotoContrario”, che promuove il festival “Contrasti” a Trento e una Call internazionale, di grande richiamo tra i compositori, e per la quale vengono scritte anche opere per quartetto di sassofoni. Le opere selezionate vengono eseguite da MP Saxophone Quartet nell’ambito del Festival. Il quartetto è composto da: Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto), Sveva Azzolini (sax tenore) e Simone Dalcastagnè (sax baritono)


in collaborazione con

con il contributo di


Info: segreteria@piazzadelmondo.itwww.piazzadelmondo.it



 
 
Associazione culturale “Piazza del Mondo”
In collaborazione con Associazione Culturale “MotoContrario” e Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto
Con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto
presenta

FRANCISCA. Nascita di un’opera

Incontro culturale e concerto
Giovedì 6 dicembre 2018, ore 20:30
Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, Sala del Palazzo dell’Annona
ROVERETO (Corso Bettini 43)
Incontro con
Giuliana Adamo, autrice del libretto; Cosimo Colazzo, compositore; gli interpreti Patrizia Zanardi, Roberto Abbondanza, Mattia Grott, Emanuele Dalmaso. Introduce Giuseppe Calliari
 
In forma di concerto:
FRANCISCA. Libretto di Giuliana Adamo. Musica di Cosimo Colazzo. Personaggi: Francisca/Francisco – Patrizia Zanardi (soprano); Don Bonaventura Cappello, Inquisitore – Roberto Abbondanza (baritono). Strumenti: Sassofono soprano – Mattia Grott; Sassofono baritono – Emanuele Dalmaso.
INGRESSO LIBERO
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Giovedì 6 dicembre, alle ore 20.30, la sala del Palazzo dell’Annona della Biblioteca Civica a Rovereto (Corso Bettini 43) ospita un evento (a ingresso libero) organizzato dall’Associazione culturale “Piazza del Mondo”, dedicato a una nuova opera di teatro musica, work in progress, “Francisca” (libretto di Giuliana Adamo, musica di Cosimo Colazzo), di cui si dà conto in un incontro con gli autori e con una prima rappresentazione musicale.

L’opera segue e sviluppa il tema dell’identità, oggi più che mai di vitale importanza.
L’evento del 6 dicembre prossimo, dal titolo “Francisca: nascita di un’opera”, è stato organizzato da “Piazza del mondo” in collaborazione con ’Associazione culturale MotoContrario e la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto, e con il sostegno di: Provincia autonoma di Trento, Regione autonoma Trentino Alto Adige, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
Apre l’incontro un’introduzione di Giuseppe Calliari, musicista e scrittore. A seguire gli interventi degli autori: Giuliana Adamo autrice del libretto e Cosimo Colazzo compositore della musica; gli interpreti: Roberto Abbondanza, baritono, L’Inquisitore; Patrizia Zanardi, soprano, Francisca; e i sassofonisti Mattia Grott – sassofono soprano – e Emanuele Dalmaso – sassofono baritono. Si racconta così l’opera, il progetto, quanto realizzato, le prospettive future. Nella seconda parte dell’evento è in programma l’opera, in una sua prima parte, in forma di concerto.
Dopo la performance ci sarà un dialogo con il pubblico per confrontarsi su quanto presentato. Il pubblico esporrà i suoi commenti, riflessioni e offrirà stimoli utili per autori e artisti. L’incontro ha lo scopo, da una parte di presentare quanto si sta ideando e realizzando, dall’altra di ricavare, nella discussione comune, stimoli, riflessioni, aperture, utili per procedere nel lavoro creativo.
La rappresentazione definitiva dell’opera in teatro è prevista per l’autunno 2019.
Un’opera in progress, quindi, sul tema dell’identità. Un discorso sul genere, ma anche sul potere. Francisca, contadina, rimasta sola dopo la morte del marito, per sopravvivere si traveste da uomo e lavora a giornata come bracciante. Pota gli alberi con grande maestria. Conquista un suo spazio franco, finché l’equilibrio decade: la sua doppia natura prima ignorata o tollerata ora sconcerta, deve essere punita. L’Inquisitore è investito del giudizio. Tra contrasti, anatemi, ripensamenti, alla fine decanta una considerazione illuminata: che le sia concesso d’essere ciò che si sente. Trova così legittimità la sua identità altra e diversa.
Il potere, in genere cieco e cinico, guarda per una volta oltre di sé e intravvede una prospettiva di riscatto, un’antropologia della diversità, del possibile, dove Francisca e Francisco hanno eguali diritti.
Liberamente ispirato al racconto Correva l’anno 1698 quando nella città accade il fatto memorabile di Maria Attanasio (Sellerio, 1994), il libretto riflette metaforicamente sull’attualità della difficoltà dell’incontro con l’altro, delle differenze di genere, della fuga indiscriminata di fake news che possono uccidere una persona. Solo l’uso sensato di ragione e sentimento è la via percorribile per contrastare il peggio.
L’ingresso all’evento è libero.
 
 

In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità