L’Associazione Culturale Piazza del Mondo collabora a un’iniziativa del Conservatorio Superior de Musica Manuel Castillo di Siviglia in Spagna che ha organizzato tra ottobre e dicembre il “Compositores en Sevilla. II Encuentro de Otoño”, una serie di masterclass e incontri con studenti, anche con nuove esecuzioni di opere. Si sono già svolti gli incontri: con Benet Casablancas, incentrato sull’analisi musicale (metodi, oggetti, processi, esiti; 18 e 19 ottobre); con César Camarero, compositore, sulla sua opera, con una nuova esecuzione in prima di un suo brano, “Transparente, vacio, ciego, alado” per ensemble di chitarre (prima esecuzione dell’opera 31 ottobre, masterclass 13 novembre). Ora è la volta del terzo modulo affidato a Cosimo Colazzo. Nel periodo 5-9 dicembre si terranno: audizioni di brani selezionati di studenti compositori del Conservatorio di Siviglia (con una commissione presieduta dal direttore del Conservatorio Israel Sánchez López, e la presenza di compositori – Colazzo e Camarero – oltre che di interpreti e docenti); e la masterclass tenuta da Cosimo Colazzo sulla propria musica (caratteristiche di linguaggio, suono, procedimenti compositivi, tecniche).
Ricordiamo che in primavera si è tenuta presso il Conservatorio di Siviglia una masterclass di Composizione per ensemble con Agorart ensemble: un’altra collaborazione che ha riguardato l’Associazione Culturale Piazza del Mondo. Nell’incontro primaverile, con la masterclass si tennero anche due concerti di Agorart ensemble: uno con repertorio contemporaneo di autori internazionali; un altro con autori studenti compositori del Conservatorio di Siviglia, partecipi della masterclass impartita.
Peraltro quest’ultimo concerto con in programma le musiche di studenti compositori del Conservatorio di Siviglia viene replicato in Italia, a Trento, presso l’Auditorium del Conservatorio di musica F.A. Bonporti nell’ambito della rassegna di concerti “Mondi Sonori”, il prossimo 11 dicembre.
Il nuovo appuntamento sivigliano di dicembre risalta come una splendida nuova occasione di scambio e confronto, su composizione, musiche nuove, percorsi e itinerari di creatività oggi, in rapporto anche a esperienze di giovani compositori. Tutto di estremo interesse, come sempre accade nella relazione con il Conservatorio Superior de Musica di Siviglia, un’istituzione fertilissima di iniziative e creatività.
Echeggiano poesia e musica nel prossimo concerto organizzato da Associazione Culturale Piazza del Mondo, a Rovereto, Sala Filarmonica, mercoledì 4 dicembre ore 20:30.
Con Salis Duo, composto da Davide Baldo (flauti), Flora Vedovelli (arpa). In questa occasione in dialogo con la parola poetica nella voce recitante di Giuseppe Calliari, che intonerà versi di Giovanni Pascoli (da Myricae e Canti di Castelvecchio), Antonella Anedda (da Notti di pace occidentale, Donzelli), Maria Attanasio (Blu della cancellazione, La nave felice). Il tutto con musiche di Cosimo Colazzo.
Di seguito il programma della serata:
Echeggiano poesia e musica: un tempo del flusso, dell’accoglienza, dell’abbraccio. Altre coordinate: il lontano e il vicino secondo disegni di un altro paesaggio. L’altro e il prossimo trasfusi. L’attraversamento. Il transito
Programma
COSIMO COLAZZO (1964) Un campo, l’erranza, lo sguardo (2023) per flauto e arpa Un filo nel frattempo (2024) per arpa Ai bordi del sogno meridiano (2006) per flauto
Una lettura poetica da GIOVANNI PASCOLI (1855-1912): Allora Scalpitio da Myricae La voce da Canti di Castelvecchio
COSIMO COLAZZO E allora la voce, la morte (2017/2024) per flauto in Sol e arpa Verso l’oblio (2006/2024) per flauto e arpa
Una lettura poetica da MARIA ATTANASIO (1943): Frammenti dell’acqua mutante da Blu della cancellazione La Vita Felice, Milano, 2016
COSIMO COLAZZO Notte che oscilli al vento (2016/2024) per flauto in Sol e arpa L’aperto azzurro (2004/2024) per flauto e arpa
Una lettura poetica da ANTONELLA ANEDDA (1958): Lascia che il corpo rovesci ogni riparo da Notti di pace occidentale Donzelli, Roma, 2001
COSIMO COLAZZO Piano intorno al vuoto (2015/2024) per flauto basso e arpa
DAVIDE BALDO è il primo interprete maschile ad essere stato scritturato per il ruolo del ‘Black Cat’ nel ciclo Licht di K. Stockhausen, (Luzifer’s Tanz – Holland Festival 2019, NL). Dedito alla musica contemporanea e membro di Lucerne Festival 2021, ha collaborato come flauto e ottavino con diverse realtà tra cui Luzern Festival Contemporary Orchestra, Agorart Ensemble, NED ensemble, Kaolin Ensemble, Motocontrario, Noord Netherlands Orkest, Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” (R.Muti), Residentie Orkest, Asko Schönberg Ensemble e Nationaal Jungen Orkest (Orchestra Giovanile Olandese). Attualmente membro della Alpen Symponie Orchester affianca l’attività orchestrale a quella cameristica. Si è esibito in sale come la Concertgebouw di Amsterdam, la Filarmonica di Berlino, la Konzerthaus di Berlino, la KKL di Lucerna. Diplomatosi al Conservatorio “F.A.Bonporti” di Trento con il massimo dei voti, si è poi specializzato all’estero presso il Conservatorio Reale de L’Aja e l’ Accademia Nazionale di “S.Cecilia” a Roma, sotto la guida di flautisti come M. Andrea Oliva, M. Rien de Reede e Kathinka Pasveer.
FLORA VEDOVELLI consegue il Diploma Accademico di Secondo livello con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Trento. Prosegue gli studi presso l’Haute Ecole de Musique de Genève sotto la guida di Florence Sitruck e, successivamente di Elizabeth Fontan-Binoche. Ha ottenuto riconoscimenti in vari concorsi tra i quali: “Premio Nazionale delle Arti 2011” (MIUR), “Concours Française de la Harpe” di Limoges, Concorso Internazionale “Riviera della Versilia” (Camaiore), Concorso Internazionale “Italian Festival” (Alice Bel Colle), European Music Competition (Moncalieri), Concorso Internazionale “Marcel Tournier” (Cosenza). Si è esibita come solista e in formazioni cameristiche e orchestrali in Italia e all’estero (MACRO di Roma, Barcellona, Viana do Castelo – Portogallo, Roquebrune, Piegon, Monopoli, Eskisheir – Turchia, Amman – Giordania), collaborando con l’Orchestra Internazionale del Festival “Pergine Spettacolo Aperto”, con l’Orchestra “Bohème”, con l’Ensemble “Zandonai”, con l’Orchestra dell’Accademia Musical de Viana do Castelo e con l’Orchestra Sinfonica delle Alpi, la “Sichuan Philharmonic Orchestra”, l’orchestra “Milano Classica.
GIUSEPPE CALLIARI, musicista, docente, scrittore, poeta, divulgatore, è tra le figure intellettuali di rilievo nel panorama culturale. Autore di testi e libretti per musica, ha pubblicato saggi musicologici tra cui assumono rilievo una monografia dedicata all’opera di Ferruccio Busoni, la curatela degli scritti di Andrea Mascagni.
L’ASSOCIAZIONE CULTURALE PIAZZA DEL MONDO, con sede a Rovereto (TN), nasce dall’intento di fare cultura promuovendo il confronto interdisciplinare, la relazione tra territori diversi, il dialogo delle alterità. Dalla sua nascita, nel 2016, ha realizzato numerose manifestazioni, tra cui, Sapere e futuro, Prospettive dell’identità, Storie di genere, Agorà Forum & Sounds, Mondi pluriversi, Come nasce un’opera, Resistenza e resilienza, Meditazione e comunità, Mondi senza frontiere, Mondi diversi, Scrittura e impegno civile, Antropocene, Margini e periferie, Fiaba. Incubatore di nuove creatività, supporta compositori e interpreti con iniziative ad alto tasso di innovazione. Ha prodotto le opere Francisca e La locandiera, Musicape e il giovin signore, entrambe con musica di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, anche in versione multimediale con regia video e live editing di Francesco Casu. Di rilievo, anche, la produzione del concerto multimediale, dedicato a Maria Lai, Ricercando l’imprevedibile, musica di Cosimo Colazzo, regia e montaggio video dal vivo di Francesco Casu. Realizza pubblicazioni in collaborazione con gli editori Armando, Castelvecchi e Milella.
E’ stato appena pubblicato, da ESE – Salento University Publishing , Casa editrice dell’Università del Salento, in formato elettronico, nell’ambito della serie “Sapere pedagogico e pratiche educative”, il volume di Giuliana Adamo “Save the Mafia Children, An Italian Model in the Fight Against Organized Crime”. Il testo, in lingua inglese, è fruibile open access.
Il testo tratta delle famiglie di ‘ndrangheta, di come vi vivono figli e madri, e di vie di possibile riscatto, tra diritto e intervento sociale.Il libro, in lingua italiana, è stato pubblicato da Castelvecchi editore, che ha rilasciato consenso per questa pubblicazione, che si avvale anche del sostegno dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo.
CALENDARIO POETICO 2025 . ALBERI. Laboratorio di scrittura creativa. Edizioni La Vita Felice, Milano
a cura di Silvana Ceruti e Alberto Figliolia
prefazione di Giuliana Adamo
fotografie di Margherita Lazzati
«Le creature più perfette del pianeta. Gli alberi. Affondano le radici nelle profondità della nuda e nera terra, si librano dal suolo liberando le chiome e dispiegandole verso le azzurrità aeree. Elaborano le più geniali strategie di sopravvivenza e sanno creare reti di mutuo sostegno. Vibrano di segrete armonie. Quando il vento trascorre tra le fronde accarezzando le foglie è un musicale stormire che riconcilia con il mondo mitigandone la durezza e l’aspro. Accolgono innumerevoli creature, in silente simbiosi. La loro linfa come il sangue. Acqua, luce e sostanze minerali, quel che loro serve. La fotosintesi clorofilliana è uno splendido adattamento e molto di più. Alberi, magici creatori di ossigeno, prima fonte di vita. Non è difficile tesserne il panegirico. Tutti dovremmo guardare con occhi grati tali generose creature, fedeli miti compagne dei nostri giorni convulsi […].
Il Calendario poetico si avvale delle bellissime, ora scintillanti ora delicate e sempre preziose, immagini fotografiche di Margherita Lazzati, un utilissimo pendant ai versi in una reciproca, empatica logica.»
Il ricavato della vendita finanzia l’Associazione Laboratorio di lettura e scrittura creativa della Casa di reclusione di Milano-Opera. Chi volesse contribuire al funzionamento dell’Associazione del Laboratorio di lettura e scrittura creativa della Casa di reclusione di Milano-Opera può utilizzare il conto corrente bancario: IT80L0303201602010000928256 (c/o Credem).
Maria Lai: le favole cucite. Incontro con Giuliana Adamo
Venerdì 22 Novembre 2024 dalle 18.00 alle 19.00 | Biblioteca civica “G. Tartarotti” – Sala Multimediale | Ingresso libero
Una fiaba non è mai soltanto una fiaba (E.
Pontiggia): ecco perché fare luce sulle fiabe cucite di Maria Lai è
un’occasione per guardare nell’officina del lavoro totale e inesausto di
un’artista sublime e libera che, contro pregiudizi e idee ricevute, è capace di
farci scorgere attraverso la tessitura delle sue fiabe, Curiosape e
Tenendo per mano il l’ombra, i misteri e la bellezza della Vita e
dell’Arte.
Maria Lai (1919-2013), artista sarda di Ulassai, affermava
che l’uomo non può vivere senza Dio e senza arte, poiché la ragione da sola non
è sufficiente a comprendere la complessità della vita. La sua arte, che unisce
tradizioni sarde e linguaggio contemporaneo, esplora temi cosmici e spirituali
attraverso opere simboliche come i telai e le mappe astrali. Le sue opere più
mature, come i libri cuciti, richiedono una lettura attenta e riflettono sulla
connessione tra l’uomo e l’infinito. Il filo, elemento ricorrente nella sua
ricerca, simboleggia le relazioni umane e il legame con il territorio. Un
esempio emblematico è la performance “Legarsi alla montagna”, che nel
1981 unì le case di Ulassai con un nastro azzurro, simbolo di solidarietà e
superamento dei rancori.
Giuliana Adamo
Giuliana ADAMO, è Fellow del Trinity College di Dublino dove
dall’anno accademico 1997-1998 insegna Storia e Filologia Italiana e
Letterature comparate. Presidente della Associazione Culturale no-profit Piazza
del mondo (con sede a Rovereto). Accanto alla sua produzione di critica
letteraria ha pubblicato testi di materia civile e militante (su:
antisemitismo; fascismo e antifascismo; mafia e antimafia). Scrive e pubblica
lavori “non accademici”: fiabe per bambini, libretti d’opera. Collabora con
riviste letterarie italiane e internazionali tra cui “Strumenti critici” ,
“Italica” “Italian Studies” “Quaderns de Italià” ; è presente in vari comitati
scientifici di importanti case editrici italiane tra cui Armando editore
(Roma); scrive per vari quotidiani italiani tra cui “Corriere della Sera”,
“Unione Sarda” “L’Adige”.
Martedì 26 novembre, alla Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro, si tiene una giornata di studi, organizzata dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo”, a partire dalle ore 9:45, con sessioni al mattino e nel pomeriggio.
Il tema è “Performative Arts
Today / Arti performative oggi”, vale a dire di come si configurano e di come
possono pensarsi e ripensarsi le arti performative, nelle varie declinazioni
(musica, teatro, video, arti visive, poesia, fotografia), nei contesti attuali
della produzione artistica e culturale, della comunicazione dell’interazione
sociale. Si prospettano incroci, innesti, transiti, ripensamenti dei formati
tradizionali. Si suscitano nuove dimensioni dell’opera e della fruizione. Su
questo rifletteranno i diversi studiosi invitati, che sono di varia provenienza
disciplinare e d’esperienza, proprio perché si vogliono generare scambi e
confronti, nell’idea che i confini oggi sono e devono farsi più elastici e
duttili, puntando al dialogo di pensieri e prassi, tra ambiti diversi, e che la
“traduzione” è fattore importante di conoscenza, genera creatività, apre
visioni.
Dopo i saluti e un’introduzione
di Giuliana Adamo (presidente dell’Associazione “Piazza del Mondo”) la Giornata
di studio si avvia con Romina Zanon (Università di Udine) che racconta un
progetto in cui è impegnata, che intreccia fotografia e musica d’organo. Tema
importante questo del rapporto fotografia-musica, che evoca esperienze che si
vanno conducendo, come, ad esempio, l’opera recente, che mette in relazione
strutturale fotografia e musica, del compositore César Camarero (che collabora
con “Piazza del Mondo”) “Como subir una escalera”. Di seguito Marco Sonzogni
(Wellington University New Zeland) riflette sugli apporti dell’intelligenza
artificiale nel mondo odierno e l’impatto che comporta sul linguaggio,
sull’idea della creatività originale e della traduzione. Francesco Ghia
(Università di Trento) propone un approfondimento sull’arte nel suo essere
sintesi di vocazione e professione.
Nella sessione pomeridiana il
discorso vira verso altre arti performative, video, arte, musica. Intervengono
i registi Luciano Martinengo e Valerio Finessi, che affronteranno i temi del
video e del documentario. Il multimedia artist Francesco Casu propone una
riflessione sull’arte di Maria Lai e la sua curvatura verso il sociale, con
opere che si sono rivelate di importanza storica, come, tra altre, “Legarsi
alla montagna”. La giornata di studi prosegue con un intervento tra filosofia e
performance poetica di Giorgio Maria Cornelio, poeta tra i più rappresentativi
della sua generazione. Si termina con un contributo di Davide Baldo, musicista,
dottorando in “Performance e Audience”, con un intervento su Karlheinz Stockhausen,
le sue esperienze che rivoluzionano i formati della performance. Il contributo
di Baldo reca la particolarità di esprimersi sia in termini riflessivi e
critici, che direttamente nella dimensione di una performance che presenta al
pubblico alcune opere di Stockhausen.
Ricordiamo che a Maria Lai – di cui si viene a trattare in un intervento
nella giornata di studi – è dedicato lo spettacolo che si tiene,
organizzato da Associazione Culturale Piazza del Mondo e Fondazione e Archivio
Maria Lai, al Teatro Zandonai di Rovereto, mercoledì 27 novembre alle ore
20:30, musica di Cosimo Colazzo, regia di Francesco Casu, con Agorart ensemble
(Davide Baldo flauti, Emanuele Dalmaso clarinetto, Mattia Grott sax, Flora Vedovelli
arpa, Cosimo Colazzo pianoforte) e un video di Casu elaborato in video live
editing e montaggio dal vivo.
L’ingresso a entrambi gli eventi
– giornata di studi del 26 novembre e concerto multimediale del 27 novembre – è
libero.
Le iniziative dell’Associazione
Culturale Piazza del Mondo sono sostenute da Ministero della Cultura –
Direzione Generale Didattica, Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma
di Trento, Regione Autonoma del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Collaborano Fondazione Maria Lai, Archivio Maria Lai, Biblioteca Civica G.
Tartarotti di Rovereto, Centro per la lettura, Patto per la Lettura di
Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano, Fabbricare Armonie, Edizioni
Milella, Edizioni Ilisso.
Mercoledì 27 novembre, alle ore
20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo
e la Fondazione e Archivio Maria Lai propongono una nuova opera multimediale in
prima esecuzione assoluta ispirata a Maria Lai, dal titolo “Ricercando
l’imprevedibile”, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu.
Ispirata ad una suggestione di
Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista
Francesco Casu, prende vita e forma un’opera espressiva, visiva e musicale, che
tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità.
In dieci quadri musicali affidati
ad Agorart ensemble (nell’organico con Cosimo Colazzo al pianoforte, Davide
Baldo ai flauti, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax, Flora
Vedovelli all’arpa), il compositore Cosimo Colazzo disegna un paesaggio sonoro
silente dove il vuoto prende risonanza, un corpo di senso e creativo. Transiti portano
a quadri ritmicamente incisi che scolpiscono il tempo con strutture
poliritmiche. L’arte, quindi, che accoglie il possibile e lo segue, e l’arte
che incrocia e stratifica, scardina e incardina.
La composizione video di
Francesco Casu si struttura in relazione organica con la musica, dando vita a
un percorso di echi e risonanze, dove emergono segni, tessiture, campiture,
sogni di Maria Lai, la sua stessa voce, anche attraverso materiali inediti. Percorrono
“Ricercando l’imprevedibile” i segni dell’opera “Spartito” di Maria Lai, che
qui riemerge, nel percorso compositivo del video, dopo un’unica presentazione
pubblica sinora avutasi agli Uffizi a Firenze. E inoltre materiali che ci
riconducono alla famosissima opera relazionale di Maria Lai, Legarsi alla
montagna, un gioco di infiniti nastri che traversano il paese e la comunità
di Ulassai facendosi simbolo di un atto d’arte e di riflessione sociale. Così
importanti, decisivi, e così impalpabili: “simbolo dell’arte, leggeri,
effimeri, appena di un colore” riflette Maria Lai. Il documento video è stato
utilizzato con il consenso delle edizioni Ilisso di Nuoro che collaborano al
progetto. Integrati nell’opera con sapiente composizione, troviamo molti materiali
inediti raccolti da Casu che ebbe frequentazione costante con l’artista. La
composizione video è sperimentale anche perché si declina dal vivo, per gli
aspetti di editing e di montaggio, costituendosi quindi nel contempo oltre che
come composizione come performance dal vivo insieme con i musicisti.
Ricercando l’imprevedibile,
opera creativa di straordinario valore, tiene Maria Lai al centro, per
rilanciarne un messaggio condiviso dagli autori, Colazzo e Casu, di un senso
dell’arte come ricerca e gioco, come fantasia e insieme linguaggio rigoroso.
La produzione è resa possibile
dai soggetti sostenitori, Ministero della Cultura Direzione Generale Didattica,
Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma
del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Si segnalano, inoltre, le
collaborazioni di Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la
lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano,
Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.
L’ingresso allo spettacolo è
libero e non prevede prenotazione del posto.
Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 09:45, lungo tutto il giorno, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo propone una giornata di studi dal tema Performance Arts Today alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Rovereto (Piazza Rosmini 5). Con studiosi che affronteranno il tema da varie prospettive. Vi convergono Giuliana Adamo, Romina Zanon, Marco Sonzogni, Francesco Ghia, Luciano Martinengo, Valerio Finessi, Francesco Casu, Giorgio Maria Cornelio, Davide Baldo. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.
Programma della Giornata di studi:
Rovereto, Martedì 26 novembre 2024
Sala Conferenze di Rovereto della Fondazione Caritro
P.zza Antonio Rosmini 5
Giornata di studio
Performative
Arts Today / Arti performative oggi
9.45 | Benvenuto e saluti
di Giuliana Adamo, Presidente dell’Associazione Culturale Piazza del mondo
10.00 | Romina Zanon
(Università di Udine) | Arte visuale e musica d’organo: riflessioni attorno
al progetto “Frameworks of artistic perceptions”
10.45 | Marco Sonzogni
(Wellington University, New Zeland) | Un’ocarina tra Cergnago e Cina:
riflessioni sulla traduzione poetica e l’intelligenza artificiale
11.30 | Francesco Ghia
(Università di Trento) | L’arte come professione. Tra vocazione e
performance.
———-
15.00 | Luciano
Martinengo (regista) | Immagine di un percorso
15.45 | Valerio Finessi
(regista) | Il documentario come atto performativo
16.30 | Francesco Casu
(multimedia artist) | Maria Lai: la
performance come opera d’arte sociale da “Legarsi alla montagna” a “Essere e
tessere”
17.15 | Giorgio Maria
Cornelio (poeta) | Fossili di rivolta. Immaginazione e rinascita.
18.00 | Davide Baldo (musicista e dottorando in “Performance e Audience”) | Stockhausen. Esperienze di un modello aperto e partecipativo della performance, con un’ interpretazione di Davide Baldo di opere di Karlheinz Stockhausen
PERFORMATIVE ARTS TODAY – GIORNATA DI STUDI
LOCANDINA (PDF) – (JPEG) | PROGRAMMA DI SALA – pp. 1-4 (PDF) – Opuscolo (PDF)
RICERCANDO L’IMPREVEDIBILE – CONCERTO MULTIMEDIALE TEATRO ZANDONAI:
LOCANDINA (PDF) – (JPEG) | PROGRAMMA DI SALA – pp. 1-4 (PDF) – Opuscolo (PDF)
“Ricercando l’imprevedebile”, opera che viene presentata in prima assoluta al Teatro Zandonai di Rovereto mercoledì 27 novembre alle ore 20:30, nasce dal convergere di una composizione musicale in dieci quadri di Cosimo Colazzo, eseguiti da Agorart ensemble, e di una composizione video di Francesco Casu, che l’artista presenta in editing e montaggio live. L’opera multimediale esprime, così, il senso dell’arte come ricerca e gioco, fantasia e linguaggio rigoroso.
L’evento è proposto dall’Associazione Culturale Piazza del Mondo e della Fondazione e Archivio Maria Lai.
Mercoledì 27 novembre, alle ore 20:30 al Teatro Zandonai di Rovereto, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo e la Fondazione e Archivio Maria Lai propongono una nuova opera multimediale in prima esecuzione assoluta, ispirata a Maria Lai, dal titolo “Ricercando l’imprevedibile”, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu.
Ispirata ad una suggestione di
Maria Lai, che lasciò un suo prezioso spartito cucito all’amico artista
Francesco Casu, prende vita e forma un’opera espressiva, visiva e musicale, che
tesse le arti fra loro mantenendone fertilmente l’incanto e l’unicità.
In dieci quadri musicali affidati
ad Agorart ensemble (nell’organico con Cosimo Colazzo al pianoforte, Davide
Baldo ai flauti, Emanuele Dalmaso al clarinetto, Mattia Grott al sax, Flora
Vedovelli all’arpa), il compositore Cosimo Colazzo disegna un paesaggio sonoro
silente dove il vuoto prende risonanza, un corpo di senso e creativo. Transiti portano
a quadri ritmicamente incisi che scolpiscono il tempo con strutture
poliritmiche. L’arte, quindi, che accoglie il possibile e lo segue, e l’arte
che incrocia e stratifica, scardina e incardina.
La composizione video di
Francesco Casu si struttura in relazione organica con la musica, dando vita a
un percorso di echi e risonanze, dove emergono segni, tessiture, campiture,
sogni di Maria Lai, la sua stessa voce, anche attraverso materiali inediti. Percorrono
“Ricercando l’imprevedibile” i segni dell’opera “Spartito” di Maria Lai, che
qui riemerge, nel percorso compositivo del video, dopo un’unica presentazione
pubblica sinora avutasi agli Uffizi a Firenze. E inoltre materiali che ci
riconducono alla famosissima opera relazionale di Maria Lai, Legarsi alla
montagna, un gioco di infiniti nastri che traversano il paese e la comunità
di Ulassai facendosi simbolo di un atto d’arte e di riflessione sociale. Così
importanti, decisivi, e così impalpabili: “simbolo dell’arte, leggeri,
effimeri, appena di un colore” riflette Maria Lai. Il documento video è stato
utilizzato con il consenso delle edizioni Ilisso di Nuoro che collaborano al
progetto. Integrati nell’opera con sapiente composizione, troviamo molti materiali
inediti raccolti da Casu che ebbe frequentazione costante con l’artista. La
composizione video è sperimentale anche perché si declina dal vivo, per gli
aspetti di editing e di montaggio, costituendosi quindi nel contempo oltre che
come composizione come performance dal vivo insieme con i musicisti.
Ricercando l’imprevedibile,
opera creativa di straordinario valore, tiene Maria Lai al centro, per
rilanciarne un messaggio condiviso dagli autori, Colazzo e Casu, di un senso
dell’arte come ricerca e gioco, come fantasia e insieme linguaggio rigoroso.
La produzione è resa possibile
dai soggetti sostenitori, Ministero della Cultura Direzione Generale Didattica,
Ricerca e Istituti Culturali, Provincia Autonoma di Trento, Regione Autonoma
del Trentino Alto Adige, Comune di Rovereto.
Si segnalano, inoltre, le
collaborazioni di Biblioteca Civica G. Tartarotti di Rovereto, Centro per la
lettura, Patto per la Lettura di Rovereto, Accademia Internazionale di Smarano,
Fabbricare Armonie, Edizioni Milella, Edizioni Ilisso.
L’ingresso allo spettacolo è
libero e non prevede prenotazione del posto.
Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 09:45, lungo tutto il giorno, l’Associazione Culturale Piazza del Mondo propone una giornata di studi dal tema Performance Arts Today alla Sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, a Rovereto (Piazza Rosmini 5). Con studiosi che affronteranno il tema da varie prospettive. Vi convergono Giuliana Adamo, Romina Zanon, Marco Sonzogni, Francesco Ghia, Luciano Martinengo, Valerio Finessi, Francesco Casu, Giorgio Maria Cornelio, Davide Baldo. Anche per quest’evento l’ingresso è libero.
RICERCANDO L’IMPREVEDIBILE – CONCERTO MULTIMEDIALE TEATRO ZANDONAI:
LOCANDINA (PDF) – (JPEG) | PROGRAMMA DI SALA – pp. 1-4 (PDF) – Opuscolo (PDF)
PERFORMATIVE ARTS TODAY – GIORNATA DI STUDI:
LOCANDINA (PDF) – (JPEG) | PROGRAMMA DI SALA – pp. 1-4 (PDF) – Opuscolo (PDF)
Una bella e approfondita recensione è apparsa suj “Cuadernos de Filología Italiana”, prestigiosissima rivista dell’Università Complutense di Madrid. La recensione di Paola Capponi, docente all’Università di Torino, è dedicata al libro che abbiamo pubblicato come Associazione Culturale Piazza del Mondo con Castelvecchi editore, dedicato a narrativa e poesia di Maria Attanasio, a cura di Giuliana Adamo e Miguel Angel Cuevas, libro dal titolo “Maria Attanasio: quattro decadi di bifronte scrittura disobbediente”. Questo il link per scaricare e leggere la recensione: https://revistas.ucm.es/index.php/CFIT/article/view/92272/4564456570864
Nell’ambito di “Leggere oggi”, rassegna di incontri in svolgimenti tra novembre e dicembre alla Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto, organizzata da Biblioteca civica di Rovereto, MART in collaborazione con Associazione Culturale Piazza del Mondo, venerdì 15 novembre alle ore 18, presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica è in programma un incontro sulle fiabe dei fratelli Grimm, con Paola Meina.
Le fiabe dei fratelli Grimm, ricche di simboli ed immagini archetipiche rimangono ancora un mistero che può dare nutrimento a chi vi si accosti senza pregiudizi. Cos’è la fiaba? Quali sono queste immagini che partecipano alla narrazione? Forse ritratti della narrazione di Noi stessi? Possiamo ancora riconoscere nelle fiabe un antico potere curativo? Fatto sta che in alcuni asili, scuole fino ad ambienti terapeutici, le fiabe dei fratelli Grimm, così come le hanno raccolte e trascritte dalla tradizione orale, sono ancora utilizzate. Perché? La dott.ssa Paola Meina, studiosa e terapeuta, ci porterà alla scoperta delle virtù delle fiabe, che mai hanno cessato di palpitare, anche se relegate nel passato ridotte a banali storielle per bambini.In collaborazione con L’Associazione Rudof Steiner
Presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica “G. Tartarotti”, venerdì 8 novembre ore 18, si tiene un incontro, nell’ambito del ciclo “Leggere oggi”, organizzato da Biblioteca Civica, MART, in collaborazione con l’Associazione Culturale Piazza del Mondo, tenuto da Romina Zanon, docente all’Università di Udine, dal titolo ” Sguardi al femminile: documentariste e fotoreporter del secondo dopoguerra italiano”.
L’incontro tenuto da Romina Zanon è incentrato sulla polifonia di sguardi al femminile della fotografia di indagine sociale del secondo dopoguerra italiano (1945-1960), si prenderanno in esame documentariste e fotoreporter che, grazie a prerogative di indiscutibile unicità caratteriale, hanno saputo accreditarsi tra i produttori di cultura in un mondo dominato da canoni maschili e farsi testimoni e interpreti dirette delle trasformazioni dell’identità collettiva italiana di metà secolo. Si tratta di professioniste freelance ignorate o dimenticate, se non addirittura mai censite dalla letteratura scientifica di settore, e fotografe più conosciute che necessitano di studi maggiormente approfonditi in termini di analisi e revisione complessiva della loro opera.Rileggere la storia della fotografia del secondo dopoguerra interpellando le fonti con uno sguardo diverso che presupponga un’ottica di genere significa riscoprire vicende autoriali che, «lungi dal considerare l’immagine come un documento neutrale, hanno usato il dispositivo fotografico come strumento di lotta per cause che andavano dall’antifascismo al femminismo, diventando le portabandiera della fotografia socialmente impegnata» (C. Bouveresse, 2020). Attraverso un peculiare approccio autoriale in bilico tra etica ed estetica, realismo documentario e linguaggio autoriale, le autrici in esame cristallizzano in immagine i profondi mutamenti di un Paese che si lascia alle spalle un passato arcaico e rurale e un tragico conflitto mondiale per rinnovarsi in un’identità modernizzata dal progresso tecnico-industriale determinato dal boom economico del miracolo italiano con particolare attenzione al ruolo della donna tra asservimento patriarcale e spinta verso l’emancipazione.
Romina Zanon
Laureata in Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Trento e in Scienze dello Spettacolo e Produzioni Multimediali presso l’Università degli Studi di Padova, nel 2024 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca in Storia, Critica e Conservazione dei Beni Culturali (Università di Padova) con un progetto di studio sulle documentariste e fotoreporter attive in Italia negli anni del secondo dopoguerra. Come fotografa e artista visiva, ha all’attivo numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero: Festival del Cinema di Venezia, On Art Gallery di Firenze, Nucleika Gallery di Catania, Galleria Fogolino di Trento, Centro Culturale Italiano di Cluj, Dorfkirche di St. Moritz, Galerie90 di RioPusteria, Spazio “Collettivo 42” di Viterbo, Festival Diecixdieci di Gonzaga, Riaperture Festival di Ferrara, Fondazione Centro Studi Ragghianti (Chiesa di San Micheletto) di Lucca, ArtEindhoven etc. Dal 2018 ha pubblicato numerosi saggi su riviste accademiche di settore cine-fotografico, di storia contemporanea e di cultura visuale. Ha pubblicato, a quattro mani con Mirco Melanco, il volume Il neorealismo di Marcella Pedone. Fotografie e filmati di un viaggio identitario nei paesaggi di un’Italia perduta (Casadei Libri, 2020) e la monografia Mario Bernardo “Radiosa Aurora”. Una vita dedicata al cinema e alla fotografia (il Poligrafo, 2023). Dal 2022 dirige la collana “Fotogrammi e Storia” per la casa editrice il Poligrafo di Padova. Tiene regolarmente masterclass e seminari presso università e festival in Italia e all’estero. Inoltre, ricopre l’incarico di Direttrice Artistica del River Film Festival di Padova e di coordinatrice generale della Smarano Academy.
In questa nostra epoca caratterizzata, da un lato dalla globalizzazione, dall’altro dalle diversità, l'Associazione Culturale Piazza del Mondo, con le sue attività, propone un dialogo aperto del polo scientifico e di quello umanistico, entrambi declinati nell’ampio spettro delle rispettive possibilità