| 15 Novembre 2025 | ||
| 8:30 pm | a | 10:00 pm |

Teatro Rosmini, Rovereto
Sabato 15 novembre, ore 20:30
FRANCISCA
Opera di Cosimo Colazzo
Libretto di Giuliana Adamo
Regia di Barbara Broz
Il Teatro Rosmini ospita sabato 15 novembre alle ore 20:30 la rappresentazione teatrale di Francisca, opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, in una nuova veste scenica che intreccia musica, teatro e immagine. Organizza Associazione Euritmus nell’ambito del suo programma operistico del 2025. Francisca è lavoro che affonda nel cuore oscuro del Seicento e porta alla luce la storia vera di Francisca-Francisco, figura sospesa tra identità negate e accuse persecutorie, travolta dalla violenza del pregiudizio e del potere inquisitorio.
Interpreti e ensemble
Patrizia Zanardi, soprano, nel ruolo di Francisca
Gianni Giuga, baritono, nel ruolo dell’Inquisitore
Giuseppe Calliari, voce recitante
MP Saxophone Quartet:
Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto),
Filippo Corbolini (sax tenore), Simone Dalcastagné (sax baritono)
Direzione: Cosimo Colazzo
Effetti video: Luca Bona e Alessandro Coppola
Interventi di danza: Scuola Tersicore – Spazio Danza
L’opera prende spunto dal racconto-documento di Maria Attanasio Correva l’anno 1698 quando nella città avvenne il fatto memorabile e ricostruisce la vicenda di Francisca, giovane contadina povera, accusata di essere “homofemmina” e marchiata come strega. Al centro della scena, il confronto in tribunale con l’Inquisitore Don Bonaventura Cappello diventa luogo di un conflitto più vasto: cecità contro ragione, calunnia contro verità, potere che si incrina di fronte all’umanità di chi tenta soltanto di esistere.
La musica di Colazzo scava nei chiaroscuri interiori dei personaggi, in ciò che resta quando cadono le maschere dell’istituzione e affiorano dubbi, lacerazioni, domande. Nel dialogo tra voce, strumenti e immagini si disegna un paesaggio emotivo dove identità e ruoli sociali si rivelano fragili costruzioni. Francisca esplora le zone incertissime dove le storie personali sfuggono alle definizioni e aprono varchi inattesi, in cui l’ordine costituito vacilla e la coscienza cerca una propria luce.
Uno spettacolo che porta in scena il dramma della diversità, ma anche la possibilità di uno sguardo nuovo, capace di ascoltare ciò che del passato continua a bruciare e a chiedere voce.
Per info dettagliate: https://www.euritmus.com/251115_francisca/







