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“Francisca”, opera di Cosimo Colazzo e libretto di Giuliana Adamo, rappresentata al Teatro Rosmini sabato 15 novembre alle 20:30, nell’ambito della stagione operistica di Euritmus

15 Novembre 2025
8:30 pma10:00 pm

Teatro Rosmini, Rovereto
Sabato 15 novembre, ore 20:30

FRANCISCA
Opera di Cosimo Colazzo
Libretto di Giuliana Adamo

Regia di Barbara Broz

Il Teatro Rosmini ospita sabato 15 novembre alle ore 20:30 la rappresentazione teatrale di Francisca, opera di Cosimo Colazzo su libretto di Giuliana Adamo, in una nuova veste scenica che intreccia musica, teatro e immagine. Organizza Associazione Euritmus nell’ambito del suo programma operistico del 2025. Francisca è lavoro che affonda nel cuore oscuro del Seicento e porta alla luce la storia vera di Francisca-Francisco, figura sospesa tra identità negate e accuse persecutorie, travolta dalla violenza del pregiudizio e del potere inquisitorio.

Interpreti e ensemble
Patrizia Zanardi, soprano, nel ruolo di Francisca
Gianni Giuga, baritono, nel ruolo dell’Inquisitore
Giuseppe Calliari, voce recitante
MP Saxophone Quartet:
Emanuele Dalmaso (sax soprano), Mattia Grott (sax contralto),
Filippo Corbolini (sax tenore), Simone Dalcastagné (sax baritono)
Direzione: Cosimo Colazzo
Effetti video: Luca Bona e Alessandro Coppola
Interventi di danza: Scuola Tersicore – Spazio Danza


L’opera prende spunto dal racconto-documento di Maria Attanasio Correva l’anno 1698 quando nella città avvenne il fatto memorabile e ricostruisce la vicenda di Francisca, giovane contadina povera, accusata di essere “homofemmina” e marchiata come strega. Al centro della scena, il confronto in tribunale con l’Inquisitore Don Bonaventura Cappello diventa luogo di un conflitto più vasto: cecità contro ragione, calunnia contro verità, potere che si incrina di fronte all’umanità di chi tenta soltanto di esistere.

La musica di Colazzo scava nei chiaroscuri interiori dei personaggi, in ciò che resta quando cadono le maschere dell’istituzione e affiorano dubbi, lacerazioni, domande. Nel dialogo tra voce, strumenti e immagini si disegna un paesaggio emotivo dove identità e ruoli sociali si rivelano fragili costruzioni. Francisca esplora le zone incertissime dove le storie personali sfuggono alle definizioni e aprono varchi inattesi, in cui l’ordine costituito vacilla e la coscienza cerca una propria luce.

Uno spettacolo che porta in scena il dramma della diversità, ma anche la possibilità di uno sguardo nuovo, capace di ascoltare ciò che del passato continua a bruciare e a chiedere voce.

Per info dettagliate: https://www.euritmus.com/251115_francisca/

Alla Sala Filarmonica di Rovereto, lunedì 17 novembre alle 20:30, il Trio Bisanti–Rizzello–Targa. Tra Ottocento e contemporaneo, con una prima assoluta di Cosimo Colazzo

17 Novembre 2025
8:30 pma10:00 pm

La Sala Filarmonica di Rovereto ospita un concerto di particolare rilievo, che vede protagonisti tre interpreti del panorama cameristico italiano: Luigi Bisanti e Lucia Rizzello ai flauti, Alessandra Targa all’arpa. Una formazione raffinata, capace di valorizzare il repertorio originale per due flauti e arpa e di proiettarlo verso nuove prospettive espressive.

Luigi Bisanti, docente di flauto al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, è solista riconosciuto a livello internazionale; molti interpreti di prestigio si sono formati presso la sua Scuola, attestandone l’autorevolezza artistica e didattica.
Lucia Rizzello, docente di flauto al Conservatorio di Milano e all’Accademia di Lubiana, è interprete apprezzata per la profondità stilistica e la versatilità.
Alessandra Targa, arpista con significative esperienze concertistiche, insegna arpa al Conservatorio di Lecce e si distingue per una sensibilità musicale attenta alle contaminazioni e alla contemporaneità.

Il programma attraversa un ampio arco storico, dall’Ottocento alla musica dei nostri giorni, offrendo un caleidoscopio di linguaggi, atmosfere e immaginari sonori. In questo percorso si inserisce la prima esecuzione assoluta di “Volte” per due flauti e arpa di Cosimo Colazzo, opera in tre pannelli che esplora relazioni mobili, trasparenze timbriche e flussi poliritmici, componendo un gioco di rimandi, slittamenti e prospettive cangianti. Accanto a pagine di carattere immaginifico, il concerto propone anche lavori più concentrati sul dosaggio minimo di forme e sonorità, delineando un itinerario capace di mettere in risalto la qualità e la duttilità dell’organico.

Programma

P. Gaubert (1879–1941)
Divertissement Grec per 2 flauti e arpa

H. Berlioz (1803–1869)
Dans cette ville immense da L’enfance du Christ per 2 flauti e arpa

C. Colazzo (1964)
E allora la voce, la morte II (2017/2024) per flauto in Sol e arpa

A. Dvořák (1841–1904)
Berceuse per 2 flauti e arpa

C. Colazzo
Volte 1–2–3 per 2 flauti e arpa — prima esecuzione assoluta

J. Ibert (1890–1962)
Deux Interludes per 2 flauti e arpa
– Andante espressivo
– Allegro vivo

F. Doppler (1821–1883)
Andante e Rondo per 2 flauti e arpa
– Andante
– Rondo – Allegretto con moto

L’ingresso al concerto è libero

Nuova opera per organo mesotonico ed ensemble di Cosimo Colazzo. Concerto presso l’Accademia di Smarano – domenica 16 dicembre, ore 17:00

16 Novembre 2025
5:00 pma7:00 pm

Domenica 16 dicembre, alle ore 17:00, presso l’Accademia di Smarano, sarà presentata in concerto una nuova e articolata opera di Cosimo Colazzo, composta per organo mesotonico ed ensemble. L’organizzazione è dell’Associazione Culturale Piazza del Mondo e dell’Accademia internazionale d’organo e tastiere storiche di Smarano.

Il lavoro si configura come un vero arcipelago di pezzi, nei quali l’organo dialoga con due gruppi strumentali che si definiscono in geometrie differenti lungo il percorso dell’opera. La struttura si apre così a una pluralità di prospettive sonore, a mutamenti di densità, a configurazioni che alternano atmosfere sospese e proiezioni poliritmiche di grande vitalità. Con Le lunghe campate, un taglio, Colazzo conferma la sua ricerca compositiva attorno alla forma come processo aperto e dinamico, alla pluralità dei tempi e delle voci, alla tensione tra architettura e fragilità del suono. L’opera si inserisce nel percorso di esplorazione che caratterizza il suo lavoro più recente, in cui l’ascolto diviene spazio, respiro, interrogazione.

In filigrana, e sempre con misura estremamente personale, l’opera lascia affiorare innesti e citazioni: da Bach, in alcuni momenti, e dal repertorio quattrocentesco delle Sequenze, come reminiscenze che illuminano il tessuto sonoro contemporaneo da angolazioni inattese.

Ne scaturisce una composizione che tiene in tensione presente e passato, tanto nel trattamento degli strumenti quanto nell’articolazione del discorso musicale, costruendo un ponte vivo tra la tradizione delle tastiere storiche e una visione creativa apertamente rivolta al presente, al futuro.

Interpreti del concerto sono: Simone Vebber (organo), Agorart ensemble nella formazione con Davide Baldo (flauto e flauto in Sol); Luigi Bisanti (flauto); Lucia Rizzello (flauto) ; Emanuele Dalmaso (clarinetto), Filippo Corbolini (sax baritono e soprano); Flora Vedovelli (arpa); Alessandra Targa (arpa), Cosimo Colazzo (direttore).

L’ingresso al concerto è libero

Su Sole24ore Cultura un articolo di Giuliana Adamo dedicato all’ultima raccolta poetica di Maria Attanasio, pubblicata da La Nave Felice

Giuliana Adamo, critica letteraria che porta attenzione ad alcune voci poetiche della contemporaneità, ha pubblicato sulle pagine di Sole24ore Cultura una recensione dell’ultima raccolta poetica di Maria Attanasio (“Paesaggi della settima decade. Interni. Nero barocco nero (1979-2021)”, di Maria Attanasio, La Vita Felice, Milano, 2025, pp. 187, €14,00). Qui il link per la recensione.

Nuove opere in prima esecuzione assoluta dal progetto “Present Past” dell’Accademia Internazionale di Smarano al Festival Organistico del Salento

9 Novembre 2025
8:00 pma9:00 pm

Lecce, 9 novembre 2025

Nuove opere per organo storico e clavicembalo dal workshop “Present Past” organizzato dall’Accademia Internazionale d’organo e tastiere storiche di Smarano (Trento).
Concerto alla Chiesa di Sant’Anna di Lecce – Festival Organistico del Salento

Domenica 9 novembre, alle ore 20:00, la Chiesa di Sant’Anna di Lecce ospita il concerto conclusivo del progetto Present Past, esito del workshop tenutosi nei mesi scorsi a Smarano, organizzato dall’Accademia Internazionale di Organo e Tastiere Storiche di Smarano in collaborazione con l’Associazione Culturale Piazza del Mondo, e che ha visto, quali docenti, Cosimo Colazzo, Francisco Martin Quintero, Cèsar Camarero, Maricarmen Asenjo Marrodan, Armando Carideo, Michele Chiaramida.

Il percorso laboratoriale – che ha coinvolto giovani compositori internazionali – ha portato alla creazione di nuove opere per organo storico e clavicembalo, in un dialogo originale tra strumenti antichi e pensiero compositivo contemporaneo.

Protagonista del concerto sarà Lorenzo Ciaglia, interprete all’organo e al clavicembalo, che proporrà in prima esecuzione diverse nuove composizioni.

Il programma comprende musiche dei docenti del corso:

  • Cosimo Colazzo
  • Francisco Martín Quintero
  • Cèsar Camarero
  • Maricarmen Asenjo Marrodán

Accanto a loro, le opere degli studenti selezionati del workshop:

  • Augustin Maestre
  • Pablo Pascual Gonzales
  • Antonio Robalo Cabrera

Present Past rappresenta un progetto di forte valore culturale, che mette in relazione passato e presente, strumenti storici e creatività odierna. Un laboratorio di ricerca e di confronto artistico che pone le antiche tastiere al centro di una rinnovata ispirazione compositiva.

Il concerto si inserisce nel cartellone del Festival Organistico del Salento, confermando la vocazione della rassegna verso l’innovazione, la formazione e la promozione delle nuove generazioni di interpreti e compositori.

Una nuova, ampia composizione di Cosimo Colazzo, per organo e ensemble, al Festival Organistico del Salento, in prima esecuzione sabato 11 ottobre alle 20:00 al Duomo di Lecce

11 Ottobre 2025
8:00 pma9:30 pm

Prima esecuzione assoluta di “Le lunghe campate, un taglio” di Cosimo Colazzo
Lecce, Duomo – Sabato 11 ottobre 2025, ore 20
Festival organistico del Salento

Una nuova, ampia composizione di Cosimo ColazzoLe lunghe campate, un taglio, per organo e ensemble (organizzato in due gruppi strumentali), sarà eseguita in prima assoluta sabato 11 ottobre 2025, alle ore 20, presso il Duomo di Lecce, nell’ambito del Festival organistico del Salento.

Protagonisti dell’esecuzione saranno Simone Vebber all’organo e Agorart ensemble, diretti dallo stesso Cosimo Colazzo.

L’ensemble sarà articolato in due formazioni:
– Primo gruppo: due flauti (Luigi Bisanti e Lucia Rizzello) e arpa (Alessandra Targa);
– Secondo gruppo: flauto e flauto in Sol (Davide Baldo), clarinetto (Emanuele Dalmaso), sax baritono e soprano (Filippo Corbolini), arpa (Flora Vedovelli).

L’opera, costituita in un ciclo di sette brani che coprono l’intero arco del concerto, si presenta come un organismo complesso e articolato, in cui la dimensione spaziale e quella timbrica si intrecciano in un equilibrio di tensioni e sospensioni, di densità e rarefazioni.

Cosimo Colazzo descrive così la propria creazione:

“Una composizione estesa, un sistema di brani che costituiscono un arcipelago, un organismo che disegna un’ampia architettura, lunghe campate. Un ambiente complessivo, ma composto di vite diverse. Non un circolo concluso: nulla di definitivo, un piano di possibilità e un taglio che lo realizza.

L’organo e l’ensemble si danno profili diversi. Nel primo brano, Il corpo rotondo, la parola, l’organo è protagonista, mentre l’ensemble integra un effetto di rotondità attorno. Nel secondo, Volta 1, l’organo si ritrae e rimane un piccolo gruppo di strumenti: una poesia dell’essenziale. Le invenzioni riapre all’organo e al secondo gruppo strumentale, con un richiamo a Bach nelle trame poliritmiche e nei moduli intrecciati.

Con Volta 2 il discorso si assottiglia, conducendo a Piano infinito, un’ombra, dove il tempo si sospende, tra lirismo e vuoto, fuori da ogni retorica. Volta 3 prepara Ripetendo dissolve la fine, ultimo brano per organo e ensemble, dove un antico canto del ’400 traluce tra le ripetizioni e le poliritmie: piacere e cura del tempo che trascorre, fino alla sua dissolvenza nel nulla.”

Con Le lunghe campate, un taglio, Colazzo conferma la sua ricerca compositiva attorno alla forma come processo aperto e dinamico, alla pluralità dei tempi e delle voci, alla tensione tra architettura e fragilità del suono. L’opera si inserisce nel percorso di esplorazione sonora e filosofica che caratterizza il suo lavoro più recente, in cui l’ascolto diviene spazio, respiro, interrogazione.

L’evento rappresenta uno dei momenti più significativi del Festival organistico del Salento 2025, ponendo in dialogo la tradizione organistica con la più avanzata ricerca musicale contemporanea.

Collabora alla manifestazione, tra altri soggetti, anche l’Associazione Culturale Piazza del Mondo di Rovereto.

A Poggiardo, mercoledì 2 luglio, alle ore 21:30, “Ricercando l’imprevedibile”: la nuova opera multimediale, musica di Cosimo Colazzo e regia di Francesco Casu, con Agorart ensemble

2 Luglio 2025
9:30 pma10:30 pm

RICERCANDO L’IMPREVEDIBILE
Opera multimediale
Musica di Cosimo Colazzo – Regia di Francesco Casu
Con Agorart ensemble

Poggiardo (Lecce), Piazza Giovanni Paolo II

Mercoledì 2 luglio 2025 – ore 21:30

Ingresso libero

Un evento artistico inedito e coinvolgente approda a Poggiardo, in Piazza Giovanni Paolo II, mercoledì 2 luglio alle ore 21:30.  Ricercando l’imprevedibile è un’opera multimediale nata dal dialogo tra musica contemporanea, videoarte e l’eredità poetica e visiva di Maria Lai.

Ideata e realizzata dal compositore Cosimo Colazzo e dal regista e artista visivo Francesco Casu, l’opera si presenta come una tessitura polifonica di linguaggi, dove suono, immagine e parola si fondono in una trama poetica e sensibile. Al centro del progetto, lo Spartito cucito (1983), opera inedita di Maria Lai lasciata in dono a Casu con l’invito a farne seme generativo per nuove creazioni.

Da questo lascito nasce un lavoro artistico che esplora il concetto di arte come processo infinito di trasformazione. La voce e le parole di Maria Lai – restituite in video, attraverso registrazioni inedite e citazioni poetiche – si intrecciano con la musica rarefatta di Colazzo, eseguita dal vivo da Agorart ensemble, e con le immagini visuali elaborate in tempo reale da Casu, in una regia video dal vivo che trasforma il maxi schermo in una scenografia dinamica e cangiante.

L’opera propone un percorso immersivo e visionario, dove lo spettatore è invitato a esplorare il senso dell’arte come scoperta, stupore e possibilità. Le immagini includono materiali preziosi: le sequenze dinamiche dello Spartito cucito, le riprese originali di Legarsi alla montagna (1981) di Tonino Casula, e i filmati inediti dell’artista al lavoro nel suo atelier, raccolti da Casu in forma poetico-narrativa.

La musica di Colazzo dialoga profondamente con la poetica di Maria Lai: una ricerca che si alimenta di materiali minimi, capaci di generare bellezza nel silenzio, nel vuoto, nell’ascolto del possibile. Un linguaggio sonoro che non impone, ma suggerisce e sussurra, lasciando spazio all’imprevisto e all’emozione.

L’opera multimediale costituisce un’occasione unica per lasciarsi attraversare dalla forza poetica di un lavoro che celebra la memoria e l’eredità di Maria Lai, proiettandola verso nuove forme e nuovi orizzonti dell’arte contemporanea.

Agorart ensemble dà vita alla partitura con:
Davide Baldo (flauto, flauto in Sol)
Emanuele Dalmaso (clarinetto)
Filippo Corbolini (sax)
Flora Vedovelli (arpa)
Cosimo Colazzo (pianoforte)

L’evento è prodotto da Associazione Culturale Piazza del Mondo, realtà attiva nella sperimentazione artistica e nella valorizzazione delle connessioni tra linguaggi creativi, con progetti in ambito musicale, teatrale e multimediale, in collaborazione con Fondazione e Archivio Maria Lai, che costudiscono la memoria dell’opera di Maria Lai. L’evento si è potuto realizzare grazie alla collaborazione intessuta con l’Associazione Fabbricare Armonie, il Comune di Poggiardo, la Pro Loco di Poggiardo e diversi altri soggetti culturali e istituzionali, e grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Lo spettacolo è a ingresso libero

A Morcone, in provincia di Benevento, per RaRo festival, Ricercando l’imprevedibile, musica di Cosimo Colazzo, testi di Giuliana Adamo, immagini di Francesco Casu. Un’opera che naviga per echi e tessiture, e invita lo spettatore a esplorare il senso dell’arte come scoperta, stupore e possibilità

3 Luglio 2025
8:30 pma10:00 pm

RICERCANDO L’IMPREVEDIBILE
Musica di Cosimo Colazzo – Testi di Giuliana Adamo – Immagini di Francesco Casu
Con Agorart ensemble

RaRo – Festival del lavoro creativo & culturale

Morcone (BN)

Auditorium San Bernardino

Giovedì 3 luglio 2025 – ore 20:30

Ingresso libero


Un evento artistico inedito e coinvolgente approda a Morcone, nell’ambito del Festival RaRo – festival del lavoro creativo & culturale – che si svolge dall’1 al 12 luglio 2025.

Si tratta di un evento, dal titolo Ricercando l’imprevedibile, che si struttura nell’azione sinergica suoni, testi immagini. Si tiene giovedì 3 luglio alle ore 20:30 presso l’Auditorium San Bernardino di Morcone, in provincia di Benevento.

Ricercando l’imprevedibile è un’opera che si compone intorno al tema della tessitura, che trova un’espressione altamente poetica nell’arte di Maria Lai e che attraversa consistentemente l’intera cultura mediterranea in secoli lunghi di storia.

Ideata e realizzata dal compositore Cosimo Colazzo, dal regista e artista visivo Francesco Casu, dalla critica letteraria Giuliana Adamo, l’opera si presenta come una tessitura polifonica di linguaggi, dove suono, immagine e parola si fondono in una trama poetica e sensibile.

Lo Spartito cucito (1983), opera inedita di Maria Lai lasciata in dono a Francesco Casu con l’invito a farne seme generativo per nuove creazioni, si fa centro di risonanze testuali che dilagano intorno.

Sul filo dell’arte, dal telaio di Penelope ai libri cuciti di Maria Lai, il testo di Giuliana Adamo segue ed  espone orditi, trame, echi, risonanze. Da Omero si risalgono secoli, nodi e risonanze, sino a Emily Dickinson, Marina Cvetaeva, Paul Celan, Amelia Rosselli, Antonella Anedda…

La musica di Cosimo Colazzo esprime una ricerca che si alimenta di materiali minimi, capaci di generare bellezza nel silenzio, nel vuoto, nell’ascolto del possibile. Un linguaggio sonoro che non impone, ma suggerisce e sussurra, lasciando spazio all’imprevisto e all’emozione.

L’opera, così, propone un percorso immersivo e visionario, dove lo spettatore è invitato a esplorare il senso dell’arte come scoperta, stupore e possibilità.

L’opera costituisce un’occasione unica per lasciarsi attraversare dalla forza poetica dell’atto creativo, che è tessitura, fare e disfare, costruire, strutturare, ma anche aprire sguardi al possibile e all’ascolto.

Agorart ensemble dà vita alla partitura musicale con:
Davide Baldo (flauto, flauto in Sol)
Emanuele Dalmaso (clarinetto)
Filippo Corbolini (sax)
Flora Vedovelli (arpa)
Cosimo Colazzo (pianoforte)

L’evento è prodotto da Associazione Culturale Piazza del Mondo, realtà attiva nella sperimentazione artistica e nella valorizzazione delle connessioni tra linguaggi creativi, con progetti in ambito musicale, teatrale e multimediale, in collaborazione con Fondazione e Archivio Maria Lai, che costudiscono la memoria dell’opera di Maria Lai. L’evento, parte del programma del festival RaRo, si realizza grazie alla collaborazione intessuta con Kinetès – Arte Cultura Ricerca Impresa e al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.

Qui per il calendario generale del festival RaRo di Morcone (BN)

Presentazione della collana editoriale di edizioni Milella “Risonanze”, voluta da Associazione Piazza del Mondo e diretta da Cosimo Colazzo. A Martano lunedì 30 giugno alle ore 19:30.

30 Giugno 2025
7:30 pma8:30 pm

Lunedì 30 giugno alle ore 19:30, presso la sede del Centro Culturale to Kalòn a Martano, in provincia di Lecce (Via Marconi 28), si terrà un incontro dedicato alla presentazione della collana editoriale “Risonanze”, edita da Edizioni Milella, voluta da Associazione Culturale Piazza del Mondo con il sostegno del Ministero della Cultura, Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali, e diretta da Cosimo Colazzo, musicista, compositore e studioso, con il contributo di un Comitato Scientifico di altissimo profilo e rilevanza internazionale.

La collana si propone come uno spazio di riflessione critica, multidisciplinare e transnazionale, che indaga i fenomeni estetici, musicali, artistici, letterari, culturali nel loro farsi complesso e stratificato, in dialogo con il pensiero contemporaneo e con le tensioni del mondo attuale. “Risonanze” si configura così come luogo di ascolto e riverbero di voci molteplici, dove le arti interrogano, leggono, ripensano, trasformano, creano mondi.

Durante l’incontro verranno presentati i primi due volumi della collana.
Interverranno:

  • Cosimo Colazzo, direttore della collana, che ne illustrerà l’impianto scientifico e progettuale;
  • Giuliana Adamo, docente al Trinity College di Dublino, curatrice del secondo volume dedicato alla letteratura di Vincenzo Consolo, autore cardine del secondo Novecento, che reca titolo: “Ritrovare Vincenzo Consolo”;
  • Carlo Alberto Augieri, già docente di Teoria della letteratura all’Università del Salento, critico letterario e studioso del rapporto tra testo e soggettività;
  • Paolo Cherchi, Accademico dei Lincei, Emerito dell’Università di Chicago, filologo di fama internazionale, autore del volume inaugurale della collana, dal titolo “Le meraviglie di Eco”.

Il volume collettaneo dedicato a Vincenzo Consolo, per la cura di Giuliana Adamo, propone alcune questioni essenziali nell’indagine della letteratura e della scrittura dell’autore siciliano. Qual è l’eredità di Vincenzo Consolo oggi? Quale voce può offrire, ancora, uno degli autori più originali e visionari della letteratura italiana del secondo Novecento in un presente attraversato da crisi, migrazioni e disorientamento culturale?

Il libro di Paolo Cherchi, dedicato ai giochi linguistici nella letteratura tra epoche e culture, delinea una visione della scrittura come esperienza autonoma, come “mondo altro” che riflette, cifra, decifra e trascrive, giocando con il vero e il falso, l’originale e la copia. Da Marino nel Barocco all’avanguardia sperimentale dell’OuLiPo, emerge un’idea di letteratura come scrittura di scritture, che si fa traduzione, rifacimento, trasfigurazione. Un universo in cui le categorie stabili vacillano e si ridefiniscono in un movimento continuo di senso.

La collana “Risonanze” si annuncia come un contributo significativo al panorama degli studi letterari, estetici contemporanei, un crocevia di pensieri, saperi e approcci critici aperti all’ibridazione e all’ascolto delle differenze.

Ingresso libero.

Per informazioni:
[Edizioni Milella – www.edizionimilella.it]
[Associazione Culturale Piazza del Mondo – www.piazzadelmondo.it]